
Un buon investimento in Brughiera (2007)
La Casa del Popolo racconta… il Bilancio Partecipato 2007 e un buon investimento per il futuro: la Cava e la Brughiera.
L’amministrazione di Cardano ha approvato l’acquisto dell’ex Cava Cardano. Un’area di circa
120.000 mq ad un prezzo di 500.000 euro.
L’area in questione è una cava, ferma oramai da 30 anni, che inaspettatamente si è riqualificata, in parte, spontaneamente. Con il suo acquisto la comunità di Cardano:
- acquisisce un pezzo importante di brughiera,
- mette un vincolo ambientale forte per la difesa dell’ambiente,
- pone le basi per la realizzazione di una oasi naturalistica.
Con un accordo con il Parco del Ticino e la Provincia di Varese vi sono ben 270.000 euro che
arrivano dalla compensazione ambientale per la costruzione della strada provinciale e che saranno
utilizzati per la riqualificazione della cava.
Nelle condizioni attuali, la Cava restava un potenziale pericolo per l’ambiente: vi era la possibilità
di ripresa di escavazione e anche un rischio idrogeologico per i pozzi idrici situati nelle vicinanze. Da parte nostra riteniamo pretestuose e risibili le contestazioni di chi asserisce che il prezzo è forse troppo alto, che non è il momento data la crisi, che vi sono altre urgenze.
Viviamo in una zona tra le più inquinate di Europa. Abbiamo la presenza ingombrante e inquinante di un aeroporto di cui ora si parla solo in termini di produttività ed occupazione, abbiamo un paese, Cardano, dove si è costruito in ogni dove e non si dovrebbe forse pensare a difendere e valorizzare
ciò che ci rimane dell’ambiente?
L ‘Amministrazione Comunale si propone altresì di coinvolgere le associazioni ambientaliste e le
associazioni di Cardano per il progetto di ripristino ambientale e per una sua gestione futura.
Il nostro impegno
Come Cooperativa Casa del Popolo siamo contenti di questa strada intrapresa a cui, in piccola misura, abbiamo contribuito anche noi con la proposta del Bilancio Partecipativo 2007. Infatti con l’accettazione della nostra proposta si destinavano 20.000 euro all’acquisto di area boschiva.
Vi è anche la disponibilità, e lo proporremo alla prossima assemblea generale dei soci, di mettere il
bosco di nostra proprietà a disposizione della Comunità Cardanese (il Bosco del Popolo in brughiera). Già nel 1700 vi erano boschi di proprietà della Comunità (ben il 20% del territorio, pari a 2 milioni di mq, era il bosco di tutti). Allora il bosco aveva una valenza prettamente economica mentre ora ha una valenza omnicomprensiva dalla salute allo svago (ambientale, ricreativa, culturale).
Quindi un bosco non di nessuno ma per tutti. Una scelta culturale per le generazioni che verranno.
Dall’intervento del Presidente durante il Bilancio Partecipativo (13/09/2007)
“La proposta nasce dopo una iniziativa culturale della primavera scorsa che riguardava un argomento storico del 1700. Il titolo era “Il complicato affare delle brughiere comunali“, una ricerca storica di Enzo Milani pubblicato nei quaderni della Pro Loco di Cardano.
Allora, nel 1700, la comunità di Cardano possedeva ben 3000 pertiche di bosco corrispondenti a 1963500 mq (vedi sopra). La superficie totale del nostro comune è di 9,4 kmq (quindi il 20% era bosco comune), poi andò come andò ed i boschi diventarono privati.
Il dibattito suscitato dall’iniziativa di Milani fu incentrato su come difendere il nostro patrimonio boschivo. L’idea odierna è quella quindi di acquistare del territorio boschivo per una ulteriore salvaguardia che si aggiunge al fatto che i boschi sono protetti e salvaguardati poiché inseriti nel piano territoriale del Parco del Ticino (il fatto di essere nel parco ha permesso di conservare le nostre aree boschive nonostante la presenza di Malpensa e nonostante la volontà di costruire, costruire e poi ancora costruire).
L’attuale amministrazione ha anche posto nel suo programma la realizzazione di una oasi naturalistica nella zona della ex Cava di Cardano. Un progetto ambizioso che noi, con questa proposta, pensiamo di sostenere e poter essere di stimolo.
Il Comune di Cardano dovrebbe secondo noi acquistare, se questa nostra proposta naturalmente avrà il gradimento della maggior parte dei nostri concittadini, ad un prezzo equo, area boschiva (prioritariamente nella zona “cava” o comunque in aree limitrofe).
Certo, con i soldi disponibili in questo bilancio partecipativo, non pensiamo certo che si possa acquistare i terreni della cava ma comunque si può cominciare ad acquistarne una parte di essa o di altri terreni di valenza ambientale. La proprietà da parte del Comune non solo sarà un ulteriore vincolo alla difesa ambientale ma assicurerà la gestione e la fruizione corretta del patrimonio boschivo da parte della popolazione.
Un bosco non di nessuno ma un bosco per tutti…
…con una valenza ambientale ricreativa e culturale. L’obiettivo e l’ambizione di questa nostra proposta è quella di far accettare questa nostra idea ma, al di là del momento di queste serate del bilancio partecipato e di questa occasione che ci è data stasera, è quella, soprattutto, di coinvolgere le altre associazioni di Cardano (ed in primo luogo le scuole) in un’azione attiva e di lunga durata sul nostro territorio.
Se si potrà andare in questa direzione la nostra Cooperativa è disponibile a mettere a disposizione il bosco di nostra proprietà posto tra la Superstrada e la Cava.
Dopo tutte le premesse la proposta in sintesi è la seguente:
IL BOSCO DI TUTTI. L’amministrazione si attiva per l’acquisto di area boschiva ad un prezzo equo, da destinarsi successivamente ad una fruizione pubblica, e inserita, se possibile, in un’area naturalistica.
CONCLUSIONE. Giovedì 11 ottobre 2007. L’Assemblea del Bilancio Partecipativo sceglieva la proposta “Telecamere di controllo” finanziato con 30.000€ ed il “Bosco di tutti” finanziato con 20.000 euro.
La Casa del Popolo racconta… articolo del 2007
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